Tag Archives: romanzo-storico

La terra delle caverne dipinte, di Jean M. Auel. Finalmente il sesto volume. Se 45 milioni di lettori vi sembran pochi…

La terra delle caverne dipinte , di Jean M. Auel , è il sesto volume della spettacolare saga preistorica I figli della Terra , tra fantasia, ricostruzione storica, avventura di respiro epico e, per chi è interessato, anche amore. Una saga che ha accompagnato i lettori per lunghissimo tempo (il primo volume risale al 1980) e che, dopo un’attesa di 10 anni, arriva finalmente a conclusione. Prima di proseguire, voglio segnalare che tutti i volumi della serie sono tuttora disponibili in edizione economica. Consiglio di cuore, quindi, a chi non si è mai avvicinato alla saga, di provare a leggere il primo, bellissimo volume, Ayla. Figlia della Terra . Sono passati molti anni dalla sua lettura, credo fossero gli anni ‘90, ed essendo assai più giovane ero sicuramente più suggestionabile… Eppure le emozioni che provai allora, le ricordo ancora oggi… Ma non si tratta certo solo di me. Il valore della saga, l’unica che abbia scritto l’americana Auel, moglie e madre di 5 figli, è attestato da svariate lauree ad honorem, dal titolo di Cavaliere delle Arti e delle Letterature di cui è stata insignita dal Ministro della Cultura francese e dai 45 milioni …

Leggi l’articolo originale:
La terra delle caverne dipinte, di Jean M. Auel. Finalmente il sesto volume. Se 45 milioni di lettori vi sembran pochi…

Mezzanotte a Parigi, di Dan Franck

Parigi, almeno fino all’arrivo della seconda guerra mondiale, si sa, era il crogiuolo dell’arte – intesa nel senso più alto del termine. Lì si incrociavano le esperienze più autentiche che avrebbe marchiato a fuoco tutto il Novecento e oltre. Inutile fare un elenco delle personalità che in quel periodo hanno frequentato i caffè, le mostre, i salotti. Basti dire che Parigi era concretamente il sogno da raggiungere per chiunque volesse confrontarsi con il mondo artistico e volesse scommettere sul proprio. Ma il sogno si è infranto con l’invasione dei nazisti e, di fatto, ha determinato la migrazione dell’arte dall’Europa agli Usa che, da quel momento in poi, sono diventati il motore propulsore della contemporaneità. Con il fiuto del romanziere che è, Dan Franck – francese che oltre a essere scrittore è anche sceneggiatore – scrive un libro di estremo interesse: Mezzanotte a Parigi , appena edito da Garzanti. Il presupposto da cui parte Franck è tanto semplice da formulare quanto complesso da raccontare, e che in parole povere potremmo riassumere così: come se la passavano gli artisti nella Parigi occupata dai nazisti? La risposta, naturalmente, è ovvia: se la passavano male. Ma è in grado di raccontare un mondo. Alcuni riuscirono a scappare in tempo, molti dei quali naturalmente andarono in America; altri (molti) dovettero passare le pene dell’inferno per riuscire a imbarcarsi; molti altri, invece, non sopravvissero all’inferno; infine, c’erano i collaborazionisti. Questa …

Segui il post originale:
Mezzanotte a Parigi, di Dan Franck

"Federico II il principe Sultano" di Benito Li Vigni

Che cosa c’entra un ex dirigente Eni con la storia dell’ Imperatore Federico II , non è un interrogativo lecito se l’uomo in questione è Benito Li Vigni, entrato nell’azienda petrolifera di stato con Mattei ( in qualità di suo assistente personale) e rimasto nel gruppo fino al 1996, ricoprendovi posizioni chiave, “probabilmente il maggiore esperto degli interessi petroliferi italiani nel Golfo Persico”, come afferma l’ intervista di Paolo Jormi Bianchi su Mediachip . Di sicuro una persona che le vicende storiche non solo le ha amate, ma interpretate direttamente dall’interno, con la complessità di chi le storie le scrive perché ne è stato il protagonista, o nel peggiore dei casi, un “osservatore più che diretto” (metaforicamente parlando). Anche se per il libro del quale parliamo, si tratta di avvenimenti che risalgono a più di nove secoli prima. Perché Federico II, oltre ad essere un vero e proprio “coacervo vivente” di titoli, (Re di Sicilia, Duca di Svevia, Re di Germania, Imperatore dei Romani e Re di Gerusalemme), rappresentò un “grande simbolo”, un politico monumentale nella sua epoca e una figura culturale con la quale fare i conti ancora oggi, nel bene e…

Vedi articolo originale:
"Federico II il principe Sultano" di Benito Li Vigni

"La mia anima è ovunque tu sia" di Cazzullo

Solo qualche settimana fa era in testa alla classifica dei libri più venduti della settimana, nel posto d’onore che occupano quei romanzi che vanno a ruba e che poi molto spesso finiscono, regali inattesi e inapprezzati, per tappezzare le librerie casalinghe durante un tempo interminabile. Ho la presunzione di osare affermare che non credo capiti spesso con il romanzo in questione. Perché “La mia anima è ovunque tu sia” di Aldo Cazzullo , è semplicemente una sovrapposizione di luoghi ed avvenimenti che difficilmente lasciano indifferenti. Come nella più complessa delle preparazioni culinarie, nelle quali si lasciano marinare tra loro gli ingredienti per poi calcolare con esattezza i minuti di cottura ed esaltare al meglio la pietanza… e Aldo Cazzullo è indubbiamente un “grande chef”. I personaggi del romanzo sono tratteggiati quel tanto che basta per farceli immaginare, lasciando quello spazio necessario di autonomia che aiuta la produzione personale. Il contesto non potrebbe essere più abusato, ma neanche così attuale. Lo sfondo è la storia d’Italia dai giorni nostri fino alla fine della seconda guerra mondiale. L’evento che “da inizio alle danze” è un omicidio, quello dell’industriale del vino Domenico Moresco, ritrovato morto in una data dal profondo simbolismo religioso e partigiano,

Vai qui e leggi il resto:
"La mia anima è ovunque tu sia" di Cazzullo