Il conformista, di Massimo Fini

Che Massimo Fini sia uno dei pochi intellettuali italiani a meritarsi il titolo di “intellettuale” è facilmente dimostrabile dalla quantità di persone che a priori diffidano di lui e dei suoi giudizi sferzanti, nonché dallo spazio, praticamente nullo se si esclude il Fatto Quotidiano , che la stampa radiotelevisiva concede alle sue parole. Una stampa e una televisione piene di incompetenti e tuttologi patentati o, quando va bene, di inetti politici da quattro soldi che temono come la peste personaggi come Fini, che dicono ciò che pensano e pensano ciò che dicono. Sì, perché Fini è uno di quei personaggi che non si riescono a inquadrare in nessuna di quelle categorie, inutili e ingessanti, in cui, negli ultimi cinquantanni, ci hanno insegnato a confinare ogni idea, in qualche modo per neutralizzarla, renderla, appunto, definibile e innocua. Non è un caso che il modo più comune per attaccarlo sia il cercare di definirlo nei modi più strani, mitragliandolo di categorie come “FascioComunista, Maschilista, Antiamericano, Anticapitalista e fomentatore d’odio”, giusto per citare un nostro lettore che in questo modo commentava una recensione al Vizio oscuro dell’Occidente . E anche questa raccolta di articoli, intitolata Il conformista e contenente pezzi scritti tra il 1977 la fine degli anni Ottanta, non è da meno: polemiche, analisi politiche e di costume, stroncature letterarie, il materiale qui antologizzato è vario, eppure un filo rosso unisce ogni pezzo: è la critica, sferzante, onesta, acuta e …

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Cristo con il fucile in spalla, di Ryszard Kapuscinski

Sono passati quattro anni dalla morte di Ryszard Kapuscinski , avvenuta il 23 gennaio del 2007, e ancora continuano a uscire libri postumi. Ma a differenza dell’ultimo e deludente Nel turbine della storia , pubblicato nel 2009 da Feltrinelli – brutta operazione editoriale che smembrava e ricomponeva interviste concesse dal reporter polacco negli ultimi 50 anni, quest’ultimo Cristo con il fucile in spalla è un ottima chicca. Scritto oltre trent’anni fa, nel 1975, ma tradotto solo ora in Italia dalla solita e brava Vera Verdiani, questo volume raccoglie alcuni dei più intensi e bei reportage che il grande reporter polacco scrisse, a cavallo tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta, parlando delle rivoluzioni in Africa, America Latina e Medio Oriente. Come tutti i libri di questo grande maestro dell’arte del giornalismo, anche questo sarebbe da ascrivere alla lista – invero sempre più corta – dei libri che tutti i giornalisti e gli aspiranti tali dovrebbero leggere, per fare in modo che che l’arte del giornalismo non soccomba negli anni a venire, colpita a morte dall’arte, molto meno nobile della prima, di riscrivere comunicati stampa e di trasformare la professione del reporter in una scienza delle merendine. Ryszard Kapuscinski Cristo con il fucile in spalla Feltrinelli euro 15,00 Cristo con il fucile in spalla, di Ryszard Kapuscinski

Come sistemate i libri nella vostra libreria?

La visione di questo video in stop motion che mostra come cambia la libreria dell’autore in dieci ore, mi ha fatto tornare in mente tutte le faticate fatte per sistemare i libri nelle librerie (traslochi compresi). C’è stato il periodo in cui li sistemato per altezza; poi quello in cui mettevo i libri in ordine alfabetico per autore; poi ho iniziato a suddividere i libri per argomento (con conseguente doppia fase: all’interno dell’argomento prima i libri organizzati in ordine alfabetico e poi in ordine di entrata in casa). Col passare degli anni la libreria non è stata più sufficiente e sono iniziate a spuntare mensole , tavoli, cassetti e diversi aggeggi fermalibri . Ho preso quindi la decisione di regalare alcuni libri alle biblioteche comunali. Ora con gli eBook il problema si è relativamente ridotto (non di tanto, comunque, visto che i libri cartacei ci sono sempre). I libri li sistemo sempre in verticale, ma conosco molte persone che preferiscono averli in orizzontale. Non mi è mai passato per la mente di sistemarli in ordine cromatico (quello lo faccio per le camicie, ma è un altro discorso…): quindi una libreria candida come quella di Silvio Berlusconi sarà difficile da trovare in casa mia. Voi, invece, come sistemati i libri nelle vostre librerie? Come sistemate i libri nella vostra libreria?

I dieci migliori doodle di Google dedicati alla letteratura

Come ben sappiamo Google, di tanto in tanto, dedica dei doodle ai vari eventi: alcuni sono visibili su tutto il web, mentre altri solo in alcune nazioni per via della particolarità degli eventi. C’è stato chi si è messo con santa pazienza e si è visto tutti i doodle di Google, ricavandone una classifica dei dieci migliori dedicati alla letteratura. Ecco la lista (con relativa gallery): devo dire che alcuni sono molto belli e anche io avrei messo al primo posto quello di Agatha Christie . 1. Agatha Christie (pubblicato il 15 settembre 2010 per i 120 anni della nascita della scrittrice) 2. James Matthew Barrie (pubblicato il 9 maggio 2010 per celebrare i 150 della nascita del creatore di Peter Pan ) 3. Pablo Neruda (pubblicato il 12 luglio 2009, per commemorare i 105 anni del poeta cileno) 4. Asterix e Obelix (pubblicato il 29 ottobre 2009 per celebrare il cinquantesimo anniversario della creazione di Asterix da parte di René Goscinny e Albert Uderzo) 5. Oscar Wilde (pubblicato il 16 ottobre – solo in alcuni Paesi – per i 156 anni dello scrittore) 6. Mary Shelley (pubblicato il 30 agosto 2010 – solo nel Regno Unito – per i 213 anni della nascita dell’autrice di Frankenstein ) 7. Hans Christian Andersen (pubblicato il 2 aprile 2010 in occasione dei 205 anni della nascita dello scrittore e poeta danese, celebre soprattutto per

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I dieci migliori doodle di Google dedicati alla letteratura