La pigrizia dei lettori italiani: un punto a sfavore delle piccole librerie

Il titolo si riferisce ai dati diffusi dall’Aie sulle abitudini di lettura degli italiani: crescono infatti gli acquisti nelle librerie (+2,5%) e in maniera superiore a questa media gli acquisti nelle grosse librerie di catena (+4,3%). Dati incoraggianti anche per la vendita on line (+13%). A risentire del calo generale del settore, che si attesta intorno al 4%, sono soprattutto le librerie a conduzione familiare (-2,2%). Perchè imputo alla pigrizia dei lettori la crisi delle piccole librerie? Dipende secondo me dalle responsabilità del lettore , di cui avevamo già parlato: noi italiani leggiamo poco e soprattutto leggiamo male. Ci buttiamo sui best seller e sui soliti noti. Magari scegliamo i libri direttamente dalla top ten dei più venduti sui portali online. Ci affidiamo alle ‘vetrine’ di librerie virtuali o reali. E’ forse una colpa? Non ha ognuno diritto di leggere, come direbbe Pennac, quello che gli

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Domani si assegna il Nobel per la Letteratura: un pronostico

Come tutti gli anni, a poche ore dall’assegnazione del Nobel per la Letteratura – che verrà annunciato domani mattina alle 10 dagli accademici di Svezia –, in rete, sui giornali e tra gli addetti ai lavori si discute sui possibili vincitori. E c’è chi lancia le voci di corridoio, chi, citando uno sconosciuto ma influentissimo amico, afferma di sapere già il nome del vincitore e chi, la maggior parte, non ha la minima idea di chi si porterà a casa il milione di dollari del premio. Io, che di solito faccio parte della terza categoria, e che l’ultimo Nobel

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L’iniziativa pro-lettura dell’agenzia Proforma, contro i banchi "sponsorizzati" nella BAT

Nella nuova provincia della BAT in Puglia, per acquistare i banchi di una scuola è stato indetto un bando rivolto ai privati per mettere il proprio “sponsor” su una targhetta sui banchi acquistati e donati alle classi (i tagli alle scuole fan anche questo…). Alla notizia, la famosa agenzia pubblicitaria di Bari, nota per gli spot di Vendola e di Emiliano, rispettivamente governatore di Puglia e sindaco di Bari, Proforma , ha deciso di rispondere acquistando i banchi per un’intera classe ma al posto della propria pubblicità, sulle targhette-sponsor metterà titoli di capolavori della letteratura. “Il tutto seguito da uno slogan che invita i ragazzi alla lettura. Scriveremo a tutti i nostri clienti e ai politici di cui curiamo la comunicazione, invitandoli a fare lo stesso. Anche un solo banco o una sola sedia, con il titolo di un libro – hanno affermato i dirigenti dell’agenzia – sara’ un bel messaggio di civilta’. Invitiamo tutte le agenzie pubblicitarie del territorio pugliese a fare lo stesso. Per garantire agli studenti della Bat i loro banchi, le loro sedie e la loro libertà”. Un’iniziativa da ammirare! L’iniziativa pro-lettura dell’agenzia Proforma, contro i banchi “sponsorizzati” nella BAT

Patrizio Cacciari narra insolite storie di Roma

Narrare storie e aneddoti specifici di un luogo credo che sia la migliore guida per il luogo stesso: l’angolino di città, la particolarità del paesaggio, la bellezza di un’opera d’arte rimangono più vividamente impresse nella mente (e nel cuore) se associate ad un qualche racconto che, in un certo senso, ha la capacità di renderli vivi, al di là dei meri dati storici. È per questo che trovo particolarmente interessante il libro di Patrizio Cacciari, 101 storie su Roma che non ti hanno mai raccontato , edito nella simpatica collana Centouno della Newton Compton . Nelle circa trecento pagine che compongono il libro – illustrato da Davide Fabrizi – si percepisce proprio la vita che spesso c’è tra le vie della Capitale, soprattutto se lasciamo da parte la macchina e i mezzi pubblici e ci avviamo a piedi in ascolto della Storia. Dice Cacciari nell’introduzione: “Ho scritto questo libro dopo aver messo insieme i miei ricordi di bambino, i racconti dei nonni a cui non avevo mai dato peso. Ho raccolto vecchi articoli di giornale […], tra gli scaffali di vecchie librerie del centro. Ho offerto da bere ai barboni, ho preso l’autobus con gli immigrati, ascoltato i discorsi della gente, parlato con i tassisti, ho fatto la fila alle poste insieme ai vecchietti. Ho girato bische, bar e trattorie. Mi sono fermato nelle vecchie botteghe a osservare il lavoro degli artigiani, i loro grembiuli sporchi e le mani callose. […] Ho frugato nei cassetti dei miei vecchi zii, rispolverato appunti presi in anni di professione giornalistica, ho cercato in ogni angolo di Roma materiale orale che potesse aiutarmi a ricostruire e a dipingere quella che è diventata oggi la mia città”. Tra le tante storie che …

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