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Festa del libro italiano a Parigi
La quarta edizione della festa del libro e delle culture italiane ha aperto i battenti nella capitale francese proprio oggi. La manifestazione, organizzata dalla libreria fiorentina indipendente “Leggere per” , vede la cultura italiana come assoluta protagonista fino alla serata di domenica. Tre giorni di eventi che metteranno al centro i lettori e le lettrici appassionati del Bel Paese, che avranno anche a disposizione la più grande raccolta di libri italiani e in lingua italiana di Parigi. Più di 5000 titoli su uno spazio di 250 metri quadrati che esalterà la qualità e la varietà delle edizioni nostrane. Un ricco programma di incontri, dibattiti e performance (teatrali e musicali) farà da sfondo alle letture, coinvolgendo scrittori, intellettuali, traduttori e artisti italiani e francesi. Il tema di quest’anno non potrebbe essere più evocativo: il Viaggio, inteso come spostamento, ma soprattutto nella sua profonda accezione di “intima curiosità verso l’altro”, in quel sentimento suggestivo che ci è connaturato e che ci spinge a ricercare noi stessi negli altri, nella speranza che quegli stessi altri possano riconoscersi un po’ in noi (o perlomeno provarci). Animazioni, stand e seduzioni saporitissime di «Buon Gusto Italiano», allieteranno i presenti in attesa dei risultati del concorso “Leggere per” organizzato in Toscana. Via | L’Italie à Paris Festa del libro italiano a Parigi
"Erosioni – eros e riflessioni" incontro a Milano
Ognuno porta un libro, una poesia, una canzone per parlare di “Eros come necessità”. Lo spunto è decontracté , si tratterà di una “serata sciolta” per così dire, nella quale i temi dell’eros si intrecceranno a quelli della letteratura e della musica. Una specie di “piccolo foro di riflessione” che coinvolgerà i presenti riuniti alle ore 21.30 di stasera allo Scott Duff , numero 13 di Via Volta a Milano invitandoli a presentare il loro libro erotico (la canzone o la poesia preferita) e a discuterne insieme. Parole, versi e note che si intrecceranno sul filo dell’evento organizzato dalla blogger Sofia Natella (autrice di “La disposizione degli organi interni” ed. Aliberti) e da Nicola D’Antrassi (creativo e autore di “Tilde” ed. Lampi di stampa) che potreste prolungare questo fine settimana nella manifestazione artistico-gastronomico-culturale (non direttamente collegata) “Un po’ di Eros” (vi segnaliamo a tal proposito una simpatica cena afrodisiaca ). L’ingresso è libero e la presenza fortemente consigliata, cosa state aspettando? “Erosioni – eros e riflessioni” incontro a Milano
Scrittori & parole nomadi alla Librería Iberoamericana di Madrid
Sarà presentato giovedì 6 ottobre alla libreria Ispanoamericana di Madrid, si tratta del libro Hotel España del giornalista cileno Juan Pablo Meneses , uno che di viaggi e alberghi ne sa qualcosa visto che pratica assiduamente quello che definisce: giornalismo portatile , una condizione di perenne spostamento descrittivo, sempre al cuore della notizia proprio lì dove questa si presenta, in una dimensione che fa coincidere nella sua attività viaggio e racconto, che a tratti diventa vero e proprio racconto di viaggio. Quand’ero ragazzo credevo che ogni hotel rappresentasse un’opportunità, e la penso ancora così Non a caso l’incontro per illustrare il suo libro è stato chiamato proprio Escritores nómadas – Palabras nómadas , in omaggio a quel dialogo sulla letteratura ispano-americana che si nutre degli argomenti al confine di territori tremuli come l’esilio e la globalizzazione, che sono parte integrante della sua cultura d’origine. Al centro dell’evento madrileno ci saranno le sue stesse parole nomadi , insieme a quelle dello scrittore e critico letterario ispano-uruguayano Fernando Aínsa , intervallate dalla lettura di frammenti del libro e spunti di discussione bagnati da vino rigorosamente iberico. Nelle pagine di Hotel España, c’è condensata l’esperienza di Meneses, pezzetti di tutti gli alberghi dell’America Latina nei quali ha dormito e lavorato, quegli stessi luoghi fondati con la speranza di vederli brillare con successo pari a quello preannunciato nei loro nomi altisonanti e che invece si rivelano oggi come una: metafora che ha funzionato perfettamente per il Bicentenario: la maggior parte di questi alberghi sono vecchi, decadenti, abbandonati. Proprio come la conclusione alla quale è giunto l’autore nel libro, quella di una Spagna che rappresenta un hotel vetusto e lontano agli occhi …
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Scrittori & parole nomadi alla Librería Iberoamericana di Madrid