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Festa del libro italiano a Parigi

La quarta edizione della festa del libro e delle culture italiane ha aperto i battenti nella capitale francese proprio oggi. La manifestazione, organizzata dalla libreria fiorentina indipendente “Leggere per” , vede la cultura italiana come assoluta protagonista fino alla serata di domenica. Tre giorni di eventi che metteranno al centro i lettori e le lettrici appassionati del Bel Paese, che avranno anche a disposizione la più grande raccolta di libri italiani e in lingua italiana di Parigi. Più di 5000 titoli su uno spazio di 250 metri quadrati che esalterà la qualità e la varietà delle edizioni nostrane. Un ricco programma di incontri, dibattiti e performance (teatrali e musicali) farà da sfondo alle letture, coinvolgendo scrittori, intellettuali, traduttori e artisti italiani e francesi. Il tema di quest’anno non potrebbe essere più evocativo: il Viaggio, inteso come spostamento, ma soprattutto nella sua profonda accezione di “intima curiosità verso l’altro”, in quel sentimento suggestivo che ci è connaturato e che ci spinge a ricercare noi stessi negli altri, nella speranza che quegli stessi altri possano riconoscersi un po’ in noi (o perlomeno provarci). Animazioni, stand e seduzioni saporitissime di «Buon Gusto Italiano», allieteranno i presenti in attesa dei risultati del concorso “Leggere per” organizzato in Toscana. Via | L’Italie à Paris Festa del libro italiano a Parigi

Barack Obush, un’inchiesta di Giulietto Chiesa e Pino Cabras

Quando Obama vinse le primarie democratiche negli States, tutto il mondo iniziò a tenere il fiato. Quella che si prospettava, infatti, era una sfida imperdibile tra quello che sarebbe diventato quasi certamente il primo presidente nero d’America, sostenuto dai sogni della classe media e dai social network, e l’ultimo esponente di un clan attaccato al potere da anni, simbolo di un tipo di politica americana che era risultata perdente. Quello che tutto il mondo non poteva sospettare, in quei giorni, era che l’arrivo alla presidenza di quell’uomo dallo sguardo franco e dall’espressione sincera non avrebbe significato altro che un cambio di faccia, o meglio di facciata. Dietro al sogno americano del Yes, we can, infatti, non c’era e non c’è nient’altro che le solite lobby di sempre. L&#…

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Barack Obush, un’inchiesta di Giulietto Chiesa e Pino Cabras

"Erosioni – eros e riflessioni" incontro a Milano

Ognuno porta un libro, una poesia, una canzone per parlare di “Eros come necessità”. Lo spunto è decontracté , si tratterà di una “serata sciolta” per così dire, nella quale i temi dell’eros si intrecceranno a quelli della letteratura e della musica. Una specie di “piccolo foro di riflessione” che coinvolgerà i presenti riuniti alle ore 21.30 di stasera allo Scott Duff , numero 13 di Via Volta a Milano invitandoli a presentare il loro libro erotico (la canzone o la poesia preferita) e a discuterne insieme. Parole, versi e note che si intrecceranno sul filo dell’evento organizzato dalla blogger Sofia Natella (autrice di “La disposizione degli organi interni” ed. Aliberti) e da Nicola D’Antrassi (creativo e autore di “Tilde” ed. Lampi di stampa) che potreste prolungare questo fine settimana nella manifestazione artistico-gastronomico-culturale (non direttamente collegata) “Un po’ di Eros” (vi segnaliamo a tal proposito una simpatica cena afrodisiaca ). L’ingresso è libero e la presenza fortemente consigliata, cosa state aspettando? “Erosioni – eros e riflessioni” incontro a Milano

Scrittori & parole nomadi alla Librería Iberoamericana di Madrid

Sarà presentato giovedì 6 ottobre alla libreria Ispanoamericana di Madrid, si tratta del libro Hotel España del giornalista cileno Juan Pablo Meneses , uno che di viaggi e alberghi ne sa qualcosa visto che pratica assiduamente quello che definisce: giornalismo portatile , una condizione di perenne spostamento descrittivo, sempre al cuore della notizia proprio lì dove questa si presenta, in una dimensione che fa coincidere nella sua attività viaggio e racconto, che a tratti diventa vero e proprio racconto di viaggio. Quand’ero ragazzo credevo che ogni hotel rappresentasse un’opportunità, e la penso ancora così Non a caso l’incontro per illustrare il suo libro è stato chiamato proprio Escritores nómadas – Palabras nómadas , in omaggio a quel dialogo sulla letteratura ispano-americana che si nutre degli argomenti al confine di territori tremuli come l’esilio e la globalizzazione, che sono parte integrante della sua cultura d’origine. Al centro dell’evento madrileno ci saranno le sue stesse parole nomadi , insieme a quelle dello scrittore e critico letterario ispano-uruguayano Fernando Aínsa , intervallate dalla lettura di frammenti del libro e spunti di discussione bagnati da vino rigorosamente iberico. Nelle pagine di Hotel España, c’è condensata l’esperienza di Meneses, pezzetti di tutti gli alberghi dell’America Latina nei quali ha dormito e lavorato, quegli stessi luoghi fondati con la speranza di vederli brillare con successo pari a quello preannunciato nei loro nomi altisonanti e che invece si rivelano oggi come una: metafora che ha funzionato perfettamente per il Bicentenario: la maggior parte di questi alberghi sono vecchi, decadenti, abbandonati. Proprio come la conclusione alla quale è giunto l’autore nel libro, quella di una Spagna che rappresenta un hotel vetusto e lontano agli occhi …

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Scrittori & parole nomadi alla Librería Iberoamericana di Madrid