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Anna Maria Ortese stringe e racconta il Monaciello e un fantasma di Napoli

Due racconti al limite del fantastico, modellati da una delle più grandi penne del secolo scorso. Chi ha vissuto, anche solo per un attimo, la bellezza struggente del golfo che spunta languido nelle discese di Chiaia, negli squarci di Santa Lucia e nella luce accecante degli inserti decadenti al limitare di Piazza Plebiscito, può immaginare con quale dolce mestizia mi sia avvicinata nuovamente alla lettura dell’Ortese. Una riscoperta inizialmente non voluta, comparsa dinanzi ai miei occhi durante una ricerca destinata a ben altri lidi letterari, nella sezione di narrativa italiana della biblioteca Saint-Eloi, situata nel XII° arrondissement della città di Parigi. C’è un sapore dolce-amaro e singolare, nel riabbracciare quelli che furono i pilastri dell’educazione napoletana, un misto di amorevoli storielle e grandi classici della letteratura, costruito a suon di innumerevoli pomeriggi di lettura, immersi nella salda frescura del marmo del suolo delle grandi case affacciate sul golfo, nel piacevole abbraccio delle grandi mura della Biblioteca Nazionale e delle sale sotterranee dell’Università Federico II° di Napoli, come anche nei vecchi tram, sulle panchine decrepite e fiorite di muschio marino e nei treni sgangherati perennemente in ritardo, in un tempo guadagnato che solo in certi momenti riesco davvero ad apprezzare in tutto il suo portato. Come adesso, quando in un vagone di metropolitana così lontano, nel quale i sapori prepotenti del sud ritornano a farsi strada nella memoria, portando…

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Un’educazione parigina, vis-à-vis con il terzo io di Saporito

Spunta un terzo io ne “L’Educazione parigina” di Roberto Saporito , e noi abbiamo deciso di andargli incontro muso a muso o vis-à-vis che dir si voglia. Eccoci ancora a Parigi, per inoltrarci nel nuovo io narrante delle avventure schizofreniche di Saporito, che ha aggiunto ai suoi volti un terzo personaggio, congruente con l’arrivo di un uomo il cui nome ricorda un metallo pesante da maniglia. Li ritroviamo entrambi immersi in una poltrona di velluto logoro, e nell’atmosfera altrettanto morbida e costruita ad arte del Marais , tra librerie italiane che ci sono ormai note, come la famosa “Tour de Babel” e belle donne engagées . Un mix talmente ben congeniato da riuscire a sembrare persino naturale ed incarnare tutte quelle promesse di nonchalance ed ispirazione che la capitale francese è solita portare con sé. Una città che vive nei caffé, tra bevande scure e bollenti, conversazioni che sono sempre in bilico tra l’intellettuale e il mistico e…

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Rosa Malcontenta, otto domande all’autore Aldo Dalla Vecchia

Dopo aver letto il suo libro ci è venuta voglia di approfondire, ed ecco il frutto delle domande che abbiamo posto al Dalla Vecchia. Aldo Dalla Vecchia è già apparso sulle pagine di booksblog qualche tempo fa, in qualità di autore di un libro dalla storia interessante e complicata. Ed è proprio tra le righe di “Rosa Malcontenta” che siamo partiti per inoltrarci nelle maglie di una prima avventura letteraria che valeva davvero la pena di essere raccontata. La genesi di Rosa Malcontenta: com’è nata la storia di questa donna così semplice ma allo stesso tempo tanto forte? Rosa Malcontenta è nata nel corso di tre estati consecutive: 1995, 1996 e 1997. La…

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La Tour de Babel, un punto di riferimento in tema di librerie italiane a Parigi

Ha aperto nell’ormai lontano 1984 ed ospita correntemente personaggi come Tabucchi, Consolo, Claudio Magris, Pontiggia, si tratta de “La Tour de Babel” libreria italiana istallata sulla Rive droite di Parigi, a due passi dalla Senna. Il bookstore situato nella folkloristica Rue du Roi de Sicile , è un’autentica mecca per i tanti cittadini italiani trasferiti nella capitale francese e gli ancor più numerosi stranieri amanti della lingua di Dante e appassionati della cultura del Belpaese. E’ proprio tra le sue mura che il secondo io del libro di Roberto Saporito incontra la sua Simone, perduto amore di gioventù mai dimenticato, ed è ancora li’ che abbiamo deciso di recarci in un primo pomeriggio di un inizio aprile ancora piuttosto piovoso, proseguendo sulla linea delle peregrinazioni che ci hanno già portato alla scoperta di Ulysse sull’Île Saint-Louis , della storica Galignani e della leggendaria isola anglofona di Shakespeare & Co . Vi si trovano novità editoriali di genere diverso, italiani ormai integrati nel tessuto parigino, ma desiderosi di conservare orgogliosamente le proprie origini e anche turisti interessati alle tante “cattedrali libresche straniere” della città. Tra aneddoti e frasi iconiche, adocchiate nella mostra di disegni legati a citazioni di Pasolini, Antonio Porta, Leonardo Sciascia ed altre grandi voci…

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