L’Editoria che crea cultura

Interessante la discussione che si sta sviluppando sulla questione dell’editoria a pagamento. Cito, una per tutte, l’opinione di Antonella: ‘non ha nessun senso pagare per la pubblicazione…pago per vedere stampato il mio libro, ma il 90% delle volte l’editore a pagamento non va oltre la stampa”. Ecco. E’ pur vero che ognuno ha il diritto di investire i suoi soldi come vuole, per carità, ed è bello che ci si metta a scrivere per lasciare qualcosa di sè a nipoti figli etc. Però…per questo nell’ultimo post citavo Elvira Sellerio. Con la Eap non si crea ‘cultura’, non si va oltre la pubblicazione e la schiera di zie, appunto. Da questo

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L’Editoria che crea cultura

Una “lettura” avvolgente: La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby

Una lettura avvolgente, una scrittura complessa, polifonica e seducente. La Mennulara , opera prima della scrittrice anglo-siciliana Simonetta Agnello Hornby è stata una delle scoperte più interessanti fra le letture di questo periodo. Insisto ad usare il termine “lettura” anche se il testo di cui parlo è in versione audiolibro . Edito da Feltrinelli Digital e acquistabile su audible.com o su iTunes , magistralmente interpretato da Licia Miorotondo, la lettura si sviluppa per oltre sette ore calando, vorrei dire avvolgendo il lettore in una partitura polifonica in perenne equilibrio fra dramma e ironia. Siamo nella Sicilia degli anni ‘60 e la Mennulara, vale a dire la raccoglitrice di mandorle ( mennule ), muore dopo un’aspra malattia lasciando dietro di sé astio e riconoscenza per una vita offesa spesa al servizio degli altri, con dignità, ma senza alcun fine religioso. Al contrario, la Mennulara ha, per così dire, un “conto aperto” con Dio. Egli si è comportato male maltrattando la sua esistenza e lei non lo ripaga con le sue preghiere. man mano che la lettura avanza, emergono particolari inattesi sulla storia della criata di casa Alfallipe che da vittima si fa carnefice e quindi deus ex machina di molte esistenze. Dedicarsi all’audiolibro è un’esperienza di grande piacere, soprattutto quando la lettura, come in questo caso, è di grande qualità. Si torna un po’ bambini favorendo il senso dell’ascolto e facendo riposare la vista fin troppo compromessa nei nostri tempi dagli “occhi grandi”. Simonetta Agnello Hornby

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Una “lettura” avvolgente: La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby

Editori a pagamento: perchè sopravvivono?

La domanda mi viene spontanea passando tutti i giorni di fronte alla vetrina di una libreria di proprietà di uno dei più noti editori ‘a pagamento’. Una libreria piena di soli libri pubblicati, con il contributo economico dell’autore, da quell’unico editore. Ebbene, quasi ogni giorno, vi assicuro, c’è una sfilza di gente che fa la fila per entrare e assistere alla presentazione di un libro. Sono chiaramente libri di amici e parenti, visto l’abbigliamento del pubblico, che sembra vestito per una festa di laurea e porta vistosi mazzi di fiori con sé. Il tutto mi mette una profonda tristezza, e ci pensavo riflettendo sulla scomparsa della grande Elvira Sellerio . Che senso ha farsi pubblicare un libro a pagamento? Per la soddisfazione di avere su carta le proprie idee, poesie, storie e poter invitare parenti e amici a una presentazione? Ma cosa succede sul lungo periodo? Quante copie si venderanno, siamo onesti, in questo modo? E chi ci ricorderà fra un mese o due dall’uscita? Non so. Eppure questi editori continuano a sopravvivere (e bene). Parafrasando Borat, mi sembra una cosa “molto italiana”. Ho un’idea alternativa: sopravvivono perchè siamo disposti a pagare (e tanto) per farci pubblicare piuttosto che per leggere chi ne vale davvero la pena. Siamo più ’scrittori’ che lettori. Anche se chi non legge, si sa, non può far altro che diventare un cattivo scrittore. Oppure è il mondo editoriale troppo asfittico, che ‘costringe’ anche i meritevoli a pubblicare a spese proprie? Ma quanti ‘capolavori’ abbiamo ottenuto finora dall’elenco dei titoli degli editori a pagamento? Illuminatemi. Foto | Flickr Editori a pagamento: perchè sopravvivono?

Ebook in italiano: intervista a Marco Ferrario di BookRepublic

Da qualche settimana è attivo un nuovo store online per la vendita di eBook in lingua italiana: si tratta di BookRepublic che, come leggiamo sul sito, vende (e distribuisce) gli epub dell’editoria indipendente italiana. BookRepublic è un progetto di DigitPub, società fondata da Marco Ferrario e Marco Gezzi. A Marco Ferrario (in foto – 16 anni in Mondadori, Direttore generale di Harlequin Mondadori, Responsabile Business Unit Mondadori Informatic a& New Media , Radio101, Board di Attica Pubblication, Amministratore delegato di Sperling & Kupfer) abbiamo rivolto alcune domande sia sulla piattaforma di BookRepublic sia sugli eBook in generale. Visto che parliamo di versioni “moderne” di libri, iniziamo con una domanda dal sapore antico: “Del perché, del come e del quando principiò BookRepublic”. BookRepublic nasce dall’incontro con alcuni editori e dalla loro adesione entusiastica all’idea di creare un distributore digitale e una libreria online a loro dedicati. Indipendenti, trasparenti e fuori dal soliti regimi controllati. Come si colloca BookRepublic in merito agli altri (pochi) store online italiani per eBook? Al momento, riteniamo di essere gli unici ad avere un gruppo di editori che assicura un’offerta di grande qualità. BookRepublic è due cose: una libreria online e una piattaforma di distribuzione. Quest’ultima è una centrale di servizi per aiutare gli editori a fare pratica in rete e a gestire direttamente le politiche commerciali e di marketing. Lo store è uno di questi servizi: nasce per mettere …

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Ebook in italiano: intervista a Marco Ferrario di BookRepublic