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L’universo di Livido: intervista a Francesco Verso.

Un paio di mesi fa, Monica Cruciani ha parlato su queste pagine di Livido , l’ultimo romanzo di Francesco Verso, una delle voci più interessanti della fantascienza italiana che abbiamo avuto occasione di intervistare e che ci parla del romanzo e di una nuova iniziativa che gira intorno a Livido. Tu definisci il tuo tipo di narrativa Future Fiction. Perché? Ho trovato questa definizione nella prefazione al romanzo di Anthony Burgess “The Wanting Seed” (Il seme inquieto, Fanucci). L’autore conia questo termine per sottrarre importanza all’aspetto scientifico del genere “science-fiction” nei suoi romanzi “Arancia Meccanica” e “Il seme inquieto” e mettere invece in risalto l’aspetto futuristico – inteso in maniera più totalizzante – legato alla società, alla lingua, alla politica, all’antropologia. Per questo “future fiction” è un termine molto calzante per il genere di narrativa che porto avanti da alcuni anni, la quale si inserisce comunque nel solco della narrativa di speculazione, di anticipazione e della new-wave anni ‘70 . Come si inserisce Livido nella Future Fiction? Livido è ambientato in una …

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Il dono del buio: intervista a Valentina Giambanco

Tra le novità di quest’anno, c’è da registrare un thriller che sta molto attento alla scrittura senza danneggiare il ritmo: Il dono del buio (uscito per Nord), di Valentina Giambanco, il suo primo libro che, peraltro, sta andando molto bene. Noi abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’autrice. Valentina Giambanco, lei è un’italiana che vive da anni nel Regno Unito e che scrive un thriller ambientato a Seattle. Com’è stato scrivere un libro in una lingua che non è la sua lingua madre? La realtà è che dopo 27 anni a Londra mi sento molto più a mio agio scrivendo in inglese. Forse ha a che vedere con un ritmo diverso delle frasi o delle parole ma non ho mai considerato la possibilità di scrivere in italiano. Ha contribuito anche alla traduzione in italiano? È stata una vera lezione in umiltà! Non avrei mai potuto tradurre il manoscritto da sola ma così ho avuto l’opportunità di concentrarmi sulle sfumature di linguaggio e di stile. L’inglese e l’italiano sono due lingue ricchissime di sfumature ma estremamente diverse…

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Il dono del buio: intervista a Valentina Giambanco

Elvira, la modella di Modigliani di Carlo Valentini

La storia di Elvira, compagna degli anni di Montmartre e attenta confidente del grande pittore italiano consumatosi precocemente. Occhi profondi come il carbone, ma accesi da dorate scintille, fianchi svelti e un passato randagio da dimenticare, sono solo alcune delle caratteristiche che costituiscono il fascino ferino di Elvira , mezza Marsigliese e mezza spagnola, arrivata a Parigi per sfuggire ad una squallida esistenza di violenze, miserie e sfruttamento. Si ritroverà nel turbine dell’arte, vivendo di musica e d’amore prima a Montmartre e poi a Montparnasse, nei due leggendari quartieri artistici della capitale. Amica, amante e Musa, aveva conosciuto quell’italiano ebreo squattrinato, ma…

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Elvira, la modella di Modigliani di Carlo Valentini

Siria, ancora avventure in un paese negato

L’incanto e la diversità della Siria di un passato vicino, ma ormai in ombra. Mentre la Siria resta sempre presente sullo scenario politico internazionale e l’UNESCO non esita a preoccuparsi del destino di alcuni tra i più importanti siti di interesse storico-archeologico del paese , abbiamo avuto il piacere di tuffarci in una serie di racconti di viaggio ambientanti proprio in questi luoghi. Narrazioni riunite in “Siria. Avventure in un paese negato” , seconda tappa della mini collana di Asterisk edizioni dedicata a presentare i racconti dei viaggiatori che hanno attraversato zone oramai sconsigliate, in percorsi organizzati dal tour operator “Avventure nel Mondo” , e racchiuse dietro la prefazione firmata da Paolo Dall’Oglio, il Padre Gesuita espulso dal regime di Assad a giugno 2012 . Dopo il Mali colorato e multiforme , le avventure, precedute da una nota stampa dell’editore risalente al 23 giugno 2013, non risentono ancora dello scenario attuale, se si esclude qualche cenno alla famiglia degli Assad. Sono frasi, suggestioni e impressioni raccolte qualche decennio fa, quando le carovane di turisti, non numerosissime a dire il vero, ma comunque presenti, si avventuravano con una certa fiducia alla scoperta delle meraviglie di Palmira, “la perla del deserto”, di Damasco, d’Aleppo, Ebla e di altri luoghi dal passato mitico. Angoli del mondo i cui contorni leggendari si perdono nella notte dei tempi, e il cui spessore culturale, storico, ma soprattutto umano, merita di essere narrato anche per cercare di comprendere il complesso tessuto sociale di una nazione formata da tantissimi popoli, molto spesso separati da religione e tradizioni, ma uniti nel medesimo attaccamento a questa terra chiamata a giusto titolo Balad el-Umm, ovvero il “Paese Madre” . Quanti popoli hanno risalito l’Eufrate , sono scesi dalle solitudini talvolta gelide, talvolta torride dell’Anatolia, sono venuti dal lontano Altai, sono sbucati dalle sabbie d’Arabia, hanno galoppato da Menphi, dalla Macedonia e da Vézelay in Borgogna; profeti e banditi, mercanti e filosofi, santi e soldati, tanti e tanti soldati! Ed ognuno ha lasciato in Siria una parte di…

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