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Sua Santità, di Gianluigi Nuzzi

La differenza tra Chiesa e Vaticano è che quest’ultimo è uno stato vero e proprio, e come tale si comporta: ha la sua politica, la sua polizia segreta, i suoi ministri, gli ambasciatori e via dicendo. E, dunque, come ogni altro stato avrà i suoi interstizi nei quali si nascondono malaffare, corruzione e congiure di palazzo. Qualche mese fa, un libro di Gianluigi Nuzzi, Sua Santità , uscito per Chiarelettere, ha fatto rizzare i capelli a non pochi prelati che hanno gridato allo scandalo per un’inchiesta giornalistica che, seppure in modo parziale, porta alla luce certe magagne che serpeggiano tra le mura leonine. Soprattutto per quanto riguardava le fonti utilizzate dallo stesso Nuzzi. La cosa ha fatto rumore al punto che Benedetto XVI ha richiesto un’apposita commissione per scovare chi potesse aver portato fuori dallo stato i documenti necessari per ricostruire il puzzle (si ricorderà certamente la vicenda dei «corvi»). E a quanto pare, sembra che il corvo l’abbiano trovato. Ma di cosa parla questo libro per creare tutto questo scompiglio? At-traverso il carteggio del papa con alcuni esponenti della curia (come dice chiaramente il sottotitolo: Le carte segrete di Benedetto XVI), parla dei rapporti tra palazzi…

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Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra, di Antonio Carparica

Da piccola seguivo molto lo sport, adesso un po’ meno, ma le Olimpiadi sono sempre un avvenimento interessante e coinvolgente. Così, spulciando un po’ la storia di questa manifestazione, e dispiaciuta di non aver scelto di andare a Londra ad agosto, piuttosto che a settembre, mi sono imbattuta nel recente libro di Antonio Caprarica : “ Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra “. Il titolo mi ha strappato un gran sorriso, vista la mia passione per la birra, e mi ha incuriosita alla lettura. Il saggio narra delle tre edizioni olimpiche nella capitale inglese, dal 1908 a quelle del 2012 attualmente in corso, passando dal 1948, che sanciscono Londra come cuore dello sport. D’altronde la cosa non sorprende: le più popolari discipline sportive hanno delle radici inglesi, dal calcio al tennis – con il famoso torneo di Wimbledon dal 1877, dall’ippica al baseball – che era giocato dai bambini inglesi, passando anche da boxe, polo e hockey che sono state “regolamentate” dalla monarchina inglese, come il nuoto, la corsa e il canottaggio devono agli inglesi la decisione delle distanze standard su cui si disputano. E sempre gli inglesi, naturalmente, hanno introdotto il concetto di fair play. Nel libro si raccontano le edizioni passate delle olimpiadi londinesi aprendo interessante parentesi su alcuni avvenimenti indimenticabili: la grande sfida del tiro alla fune tra USA e GB, la sconfitta al decimo di secondo di Dorando Pietri nella maratona, l’inusuale passione per lo shopping di Fanny Blankers-Koen che rischiò di perdere per questo la finale della staffetta, e così via. Sulle Olimpiadi in corso, Caprarica si sofferma nella narrazione dei preparativi e sulle caratteristiche, come ad esempio la quantità di tecnologia presente in questa edizione: una su tutte, il grande hotspot che consente di vedere le Olimpiadi all’olbra del Big Ben. A cornice di tutto questo la benevola ombra della birra, bevanda storia del Regno Unito, che accompagna ogni fine serata ed ogni festeggiamento. Insomma, …

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Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra, di Antonio Carparica

Gli assassini del pensiero, di Michela Marzano

Gli assassini del pensiero . Manipolazioni fasciste di ieri e di oggi è il titolo di un libro di Michela Marzano pubblicato da Erickson. Già solo il titolo e l’autorevolezza dell’autrice sono sufficienti garanzie per capire che ci si trova dinanzi a un testo che pone degli interrogativi e fa riflettere. Il libro nasce in francese e poi vede la luce in italiano, grazie alla traduzione di Riccardo Mazzeo. L’origine del saggio è del 2009 e, come scrive l’autrice: aveva un obiettivo preciso: spiegare ai francesi perché Berlusconi fosse stato rieletto per la terza volta, perché gli italiani continuassero ad aver fiducia in lui e perché, in fondo, il suo dominio incontrastato per più di quindici anni non fosse da prendere alla leggera. E ora che Silvio Berlusconi ridiscende in campo , ci sono da spiegare – mica solo ai francesi! – e da rammentare diversi aspetti della comunicazione e della manipolazione della comunicazione che troppo spesso e troppo facilmente tendiamo a dimenticare. Il libro di Michela Marzano è diviso in tre parti: l’importanza del pensiero critico, le logiche del fascismo e i suoi avatar. Prima di addentrarmi nella lettura del testo, mi sono soffermato a leggere le frasi di autori celebri che Marzano riposta in apertura di ogni capitolo: credo, infatti, che le epigrafi e gli esergi che si trovano nei testi costituiscano una spia interessante del percorso che ha condotto l’autore – o l’autrice – a scrivere quello che ha scritto. Riporto tali frasi, a mo’ di recensione per citazioni. Non domanderai la formula / che mondi possa aprirti, / sì qualche storta sillaba / e secca come un ramo. / Codesto solo oggi possiamo dirti, / ciò che non siamo, / ciò che non vogliamo (Eugenio Montale, Ossi di seppia , 1925) Se vogliamo essere rappresentati meglio, dobbiamo impegnarci personalmente […]. Altrimenti, giorno dopo giorno…

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Gli assassini del pensiero, di Michela Marzano

Gli assassini del pensiero, di Michela Marzano

Gli assassini del pensiero . Manipolazioni fasciste di ieri e di oggi è il titolo di un libro di Michela Marzano pubblicato da Erickson. Già solo il titolo e l’autorevolezza dell’autrice sono sufficienti garanzie per capire che ci si trova dinanzi a un testo che pone degli interrogativi e fa riflettere. Il libro nasce in francese e poi vede la luce in italiano, grazie alla traduzione di Riccardo Mazzeo. L’origine del saggio è del 2009 e, come scrive l’autrice: aveva un obiettivo preciso: spiegare ai francesi perché Berlusconi fosse stato rieletto per la terza volta, perché gli italiani continuassero ad aver fiducia in lui e perché, in fondo, il suo dominio incontrastato per più di quindici anni non fosse da prendere alla leggera. E ora che Silvio Berlusconi ridiscende in campo , ci sono da spiegare – mica solo ai francesi! – e da rammentare diversi aspetti della comunicazione e della manipolazione della comunicazione che troppo spesso e troppo facilmente tendiamo a dimenticare. Il libro di Michela Marzano è diviso in tre parti: l’importanza del pensiero critico, le logiche del fascismo e i suoi avatar. Prima di addentrarmi nella lettura del testo, mi sono soffermato a leggere le frasi di autori celebri che Marzano riposta in apertura di ogni capitolo: credo, infatti, che le epigrafi e gli esergi che si trovano nei testi costituiscano una spia interessante del percorso che ha condotto l’autore – o l’autrice – a scrivere quello che ha scritto. Riporto tali frasi, a mo’ di recensione per citazioni. Non domanderai la formula / che mondi possa aprirti, / sì qualche storta sillaba / e secca come un ramo. / Codesto solo oggi possiamo dirti, / ciò che non siamo, / ciò che non vogliamo (Eugenio Montale, Ossi di seppia , 1925) Se vogliamo essere rappresentati meglio, dobbiamo impegnarci personalmente […]. Altrimenti, giorno dopo giorno, i clown funebri prenderanno il sopravvento e diverranno i…

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Gli assassini del pensiero, di Michela Marzano