Lettere dal mondo, di Thando McLaren
Che emozione sarebbe ricevere una busta grandissima con dentro tantissime letterine di bambini e bambine di tutto il mondo? Conoscere, attraverso le loro parole, come si vive in India, e che il Kulfi è il tipico gelato che si mangia lì, oppure che a Trinidad le divise scolastiche sono formate da fresche camicette bianche e pantaloni color sabbia, per combattere il caldo. Lì se non ti piacciono le verdure al vapore (Callaloo) sei nei guai, visto che costituiscono uno dei piatti principali. In Indonesia, invece, come ci insegna questo bel volume Lettere dal mondo , Apa kabar significa come stai, e ci si rilassa sui bei tappeti – Batik – lavorati in casa da mamme e nonne. Si tratta di un altro titolo della collana Interculturale della Nuova Frontiera , di cui vi avevo già parlato. Non vi ho ancora detto, invece, che tutte queste interessanti informazioni le trovate in colorate busine attaccate sulle pagine, che nascondono ognuna, appunto, una letterina da tirare fuori. Tutte sono indirizzate ad Emily, una bimba inglese, che in questo modo ha la possibilità di conoscere ad esempio come vive Marika in Nuova Zelanda, Muhammad in Tanzania. E così nelle pagine si susseguono lettere di risposta in una vera corrispondenza di “amici di penna” che sarebbe bello avere anche nella realtà, per ogni bambino e bambina (io l’ho sempre sognato). Da regalare, dai 6 anni in su. T. McLaren, Liz e Kate Pope (ill) Lettere dal mondo. Con 12 vere lettere dei piccoli protagonisti e il gioco degli amici di penna La Nuova Frontiera 16.50 euro Lettere dal mondo, di Thando McLaren
Libri da regalare: quali, e perchè?
Una persona che conosco, di professione chimico, a distanza di anni è tornata a regalarmi lo stesso libro (per la cronaca, Il sistema periodico di Primo Levi). Si è giustificata dicendomi che non ricordava di averlo già fatto, e che comunque in vita sua non aveva mai regalato altri testi al di fuori di quello. Capita anche a me: dovendo regalare un libro, tendo a scegliere gli stessi due-tre titoli di sempre, i “fondamentali” della mia esistenza. Ad esempio quello che più ho regalato in assoluto in vita mia è Terra degli uomini di Antoine de Saint-Exupery , un libro che dà una definizione di
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Libri da regalare: quali, e perchè?
Una persona che conosco, di professione chimico, a distanza di anni è tornata a regalarmi lo stesso libro (per la cronaca, Il sistema periodico di Primo Levi). Si è giustificata dicendomi che non ricordava di averlo già fatto, e che comunque in vita sua non aveva mai regalato altri testi al di fuori di quello. Capita anche a me: dovendo regalare un libro, tendo a scegliere gli stessi due-tre titoli di sempre, i “fondamentali” della mia esistenza. Ad esempio quello che più ho regalato in assoluto in vita mia è Terra degli uomini di Antoine de Saint-Exupery , un libro che dà una definizione di coraggioe fratellanza, definendo il “quid” dell’essere uomo, il tutto semplicemente raccontando la vita di pilota di guerra dell’autore. Poi c’è Lettere a un giovane poeta , di Rainer Maria Rilke , un testo splendido, luminoso, un tentativo di spiegare come attraversare questa vita senza corrompere il cuore, e nel contempo come dedicarsi all’arte creativa della letteratura. Poi certo, mi è capitato di regalare best seller di cui mi sono innamorata ( Il mistero del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon, e tutti quelli di Harry Bernstein ); romanzi adatti a una amica, madre,
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Libri da regalare: quali, e perchè?
La casa dei destini intrecciati, di Erica Bauermeister
Kate guardò le donne intorno a lei. Formavano un gruppetto incongruo, le ricordavano una collezione di sassi raccolti sulla spiaggia nel corso del tempo da una mano invisibile, le scelte che apparivano sensate solo quando erano finalmente insieme. Ho già spiegato in cosa consista, secondo me, la bellezza della scrittura di Erica Bauermeister (già autrice di La scuola degli ingredienti segreti ), ovvero nella sensazione che si prova in certi momenti di improvvisa intimità fra donne, in una cucina in cui si è avvolte da piacevoli aromi di cibo in cottura, e in cui tutti i nostri sensi, rilassati e appagati, sono in festa. Bauermeister non si smentisce neanche in questo secondo romanzo, in cui c’è la ricetta per riscoprire piccoli piaceri quotidiani che salvano la vita. Come il massaggio ai piedi da parte di un uomo galante o le rose che ti sfiorano i capelli quando rientri nel tuo giardino. Nei romanzi di Bauermeister le auto ti superano con i finestrini abbassati spandendo musica jazz dall’autoradio, e le case al mare, sulla spiaggia, hanno sempre quel buon odore di pane farinoso, anche dopo essere state chiuse per anni, a causa del loro carico di dolorosi ricordi. Davanti agli occhi, ci scorrono le confidenze di vita di sette donne molto diverse fra loro, chiamate ad affrontare ognuna il proprio “demone” (sia esso una sofferenza segreta, o una misteriosa nostalgia del passato), grazie a una promessa…
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La casa dei destini intrecciati, di Erica Bauermeister